Mia moglie è uno Strega

Giovanni Cocconi
3 min readJul 5, 2020

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Valentina, io e gli e-book

Mia moglie Valentina è una perfezionista, per esempio nella scelta degli uomini. Anche in quella dei libri non scherza. Molti anni fa, grazie al Kindle, ha potuto riscoprire il piacere della lettura. I libri di carta sono più belli, non c’è gara, ma non tutti gli occhi sono uguali e i libri sono un diritto di tutti.

Da un po’ di tempo, grazie al Kindle, abbiamo deciso anche di mettere alla prova il nostro matrimonio leggendo un libro insieme. Un rischio altissimo: la lettura è un piacere solitario, una stanza tutta per sé, proprietà privata. Nel nostro caso, poi, partiamo da due punti molto lontani: lei si annoia con Philip Roth, io arranco con Toni Morrison, lei ama tutto quello che sa di afro-americano, io di ebraico. Insomma, abbiamo gusti diversi. Avete presente quella scena di Io e Annie con Diane Keaton che dice a Woody Allen: “Tutti i libri con la parola morte nel titolo sono tuoi, quelli di poesia sono miei”.

Diciamo che tra noi è partito come un esperimento: c’è chi fa lo scambio di coppia e chi condivide la lettura di un e-book. Leggere un libro elettronico insieme non significa leggerlo ad alta voce né passarselo e nemmeno contare le pagine (sul Kindle l’unità di misura è la percentuale, non la pagina che dipende dalla dimensione dei caratteri e Valentina legge in extralarge). Leggere contemporaneamente un libro sul Kindle su due dispositivi diversi è come un’arrampicata di coppia: si rimane legati alla stessa corda e, se uno cade o resta troppo indietro, precipita anche il compagno. Se il libro piace solo a uno e l’altro abbandona, l’impresa fallisce e nessuno dei due vorrà più parlare di libri con l’altro. Certi matrimoni sono finiti per molto meno.

Il nostro esperimento è iniziato nell’estate di due anni fa, appena sposati, con un romanzo fluviale, più di mille pagine: Lo scialo di Vasco Pratolini. Una saga che intreccia una decina di personaggi di tutte le classi sociali e un paio di decenni della vita di Firenze, dalla Grande Guerra al fascismo. Siamo stati fortunati, i personaggi non si dimenticano: Giovanni Corsini, la moglie Nella, il fascista Fosco Malesci e, soprattutto, Ninì Batignani, inquieta e passionale, che svetta su tutti. Il libro è ambientato nel quartiere dove abitiamo, il Pignone, accanto a San Frediano, e racconta fatti ai quali, per osmosi, abbiamo partecipato anche noi. Il nostro condominio, infatti, tra due anni festeggerà il primo secolo di vita. È stato inaugurato dal re Vittorio Emanuele III nel 1922 ed è fatto di ex case popolari nate per le famiglie operaie della fonderia del Pignone, costruite con criteri allora molto all’avanguardia: soffitti alti, pavimenti in graniglia, acqua corrente, luce elettrica. Anni dopo, in mezzo alle case, venne costruita anche la scuola elementare.

La lettura del romanzo è stato un po’ un viaggio nel tempo e, nonostante un’estate passata a leggere solo un libro, siamo grati a Pratolini se il nostro matrimonio è ancora in piedi.

Dopo Lo scialo ognuno è tornato ai propri vizi privati; tra quelli di Valentina ora ci sono anche gli audiolibri. Però l’anno scorso abbiamo scelto di scalare insieme un’altra montagna: M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, 850 pagine, poi vincitore del premio Strega. E quest’anno, sempre senza pentirci, Il Colibrì di Sandro Veronesi: ora sapete perché, l’altro giorno, ha vinto lo Strega. Non ditelo a nessuno: è un segreto tra noi. Il nostro esperimento, per ora, funziona.

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Giovanni Cocconi

"Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla. È tornare a casa. Lo stesso che leggere" (Anna Maria Ortese). Qui solo cose personali